Demenza Fronto-Temporale

DEMENZA FRONTO-TEMPORALE

È una demenza relativamente rara (8% dei casi) ma con un’età di esordio tipicamente più precoce rispetto alla malattia di Alzheimer (50-60 anni di età). Le aree del cervello che vengono intaccate, risultano essere più localizzate, di conseguenza i sintomi e le difficoltà, che le persone riscontrano, sono strettamente correlate alla determinata atrofia cerebrale (sia essa frontale o temporale, destra o sinistra, oppure come somma degli effetti dovuti all’atrofia di più regioni contemporanee).  

La compromissione della memoria, rispetto alla malattia di Alzheimer, risulta essere minore, di solito. Tra i sintomi più frequenti emerge un’alterazione dell’umore e del comportamento che si manifesta con inerzia e perdita di iniziativa nelle attività; un cambiamento di personalità che si mostra con una maggiore aggressività, impulsività e compulsività; un peggioramento della condotta sociale e un mancato controllo delle proprie emozioni responsabili della manifestazione di comportamenti inadeguati rispetto al contesto (riso in situazioni inidonee, scoppio di pianto improvviso…). Inoltre è possibile osservare una maggiore disinibizione sociale, una difficoltà nella pianificazione e valutazione delle proprie azioni, e una compromissione dell’attenzione sostenuta (portare avanti un compito per molto tempo).

A seconda della parte del cervello interessata, è possibile suddividere le demenze fronto-temporali, in manifestazioni di tipo:

  1. Fronto-temporali Comportamentale (la più comune manifestazione, trattata in precedenza);
  2. Afasia progressiva non fluente, la quale si manifesta attraverso una difficoltà nella produzione e nella fluenza dell’eloquio e un’aprassia articolatoria.
  3. Demenza semantica, riscontrabile tramite una marcata perdita del significato delle parole e una difficoltà di comprensione.

 

Bibliografia:

  • De Beni R., Borella E., Psicologia dell’invecchiamento e della longevità, Il Mulino, 2015.
  • Martin G. N., Balconi M., Neuropsicologia cognitive, Pearson, 2013.
  • Vallar G., Papagno C., Manuale di neuropsicologia, Il Mulino, 2012.
  • Zubenko G.S. et Col., A collaborative study of the emergence and clinical features of the major depressive syndrome of Alzheimer’s disease, American Journal of Psychiatry, 160, 2003.

Testo a cura di: Dott.ssa Dalila Paolino